giovedì 11 novembre 2010

FORZA NUOVA: ESPOSTO INOLTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI MASSA


Questa mattina, con una conferenza stampa presso la sede provinciale di Forza Nuova, in Galleria Buonarroti 6 a Massa, è stato presentato il seguente esposto:ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI MASSA(ESPOSTO)Il sottoscritto Daniele Pepe nella qualità di responsabile regionale di FORZA NUOVA (settore giovanile C.D. Lotta Studentesca);ESPONE QUANTO SEGUE:in relazione agli eventi franosi che hanno colpito la nostra zona il 31 ottobre e giorni successivi vorrei mettere in evidenza che secondo svariate leggi e circolari il comune, nella persona del Sindaco, e dell’Assessore con delega alla protezione civile, dovevano porre in essere piani, in particolar modo il piano comunale di emergenza, ed un’organizzazione con obiettivi di prevenzione, pianificazione ed assistenza. Ma purtroppo ciò pare non essere stato fatto.La legge 225/92 art. 15 riconosce il potere del Sindaco di dotare l’ente locale di una struttura di protezione civile. Il Sindaco è titolare di un pubblico potere e pertanto l’obiettivo della sua funzione è il pubblico interesse. Come autorità di protezione civile il Sindaco è ente esponenziale degli interessi della collettività che egli rappresenta. Di conseguenza al Sindaco in virtù di altre norme dell’ordinamento (Legge 142/90; D.P.R. 175/88) sono imposti compiti di protezione civile nel proprio territorio come l’informazione ai rischi della popolazione prima e dopo. Il Piano Comunale di Emergenzaconsente al Sindaco di assumere la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni. Il Piano Comunale di emergenza si articola in:
Parte generale
Lineamenti della Pianificazione
Modello di intervento Inoltre deve essere presente una dettagliata cartografia:
carta di delimitazione del territorio, provinciale e comunale, scala 1:200.000 o 1:150.000
carta idrografica, scala 1:100.000
carta dell’uso del suolo comunale e provinciale, scala 1:50.000
carta dei bacino idrografico con l’ubicazione degli invasi e gli strumenti di misura (pluviometri e idrometri), scala 1:150.000 o 1:200.000
carta geologica, scala 1:100.000
carta geomorfologica, scala 1:25.000
carta della rete viaria e ferroviaria, dei porti, aeroporti ed eliporti, scala 1:25.000
cartografia delle attività produttive (industriali, artigianali, agricole, turistiche)
cartografia delle aree per l’ammassamento delle forze e delle risorse, scala 1:10.000
cartografia delle aree utilizzabili per attendamenti, roulottopoli e containeropoli, scala 1:10.000
cartografia degli edifici strategici e loro eventuale rilevamento della vulnerabilità, scala 1:5.000 o 1:10.000
cartografia della pericolosità dei vari eventi nel territorio comunale
cartografia del rischio sul territorio comunale
n° abitanti del comune e nuclei familiari
superficie comunale
carta densità della popolazione comunale
atlanti stradali regionali e nazionale
riproduzione su lucido copie di lavoro della cartografia. Nel piano devono, inoltre, essere espressamente e debitamente illustrate le procedure di evacuazioneed i punti di raccolta sicuri per cittadini. Ulteriori funzioni in materia di protezione civile sono attribuite al Sindaco dal d.lgs. 112/98 articolo 108 punto C :
L’attuazione in ambito comunale delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabiliti dai programmi e dai piani regionali;
L’adozione di tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale ;
La predisposizione di piani comunali e/o intercomunali di emergenza anche nelle forme associative e di cooperazione previste dalla L. 8 Giugno 1990;
L’attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare l’emergenza;
La vigilanza e l’attuazione, da parte delle strutture locali di Protezione Civile,dei servizi urgenti;
L’utilizzo del volontariato di Protezione Civile a livello locale,sulla base degli indirizzi nazionali e regionali. Le attività di previsione e la predisposizione dei piani comunali come si vede dal suddetto articolo sono precise funzioni attribuite all’istituzione del Sindaco. Anche l’art. 12 della legge numero 265 del 3 Agosto 1999 parla chiaro:“Sono trasferite al sindaco le competenze del prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali, di cui all’articolo 36 del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n.996, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981,n.66.” Inoltre l’art. 38 punto 2 della legge n.142 dell’8 giugno 1990, quella relativa all’Ordinamento delle Autonomie Locali recita:“Il sindaco, quale ufficiale del Governo adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini; per l'esecuzione dei relativi ordini può richiedere al prefetto, ove occorra, l'assistenza della forza pubblica.”.Questo articolo parla espressamente di prevenzione di gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini, ebbene la situazione di forte rischio idrogeologico della nostra zona era palese da anni, specie se relazionata al fatto che la città di Massa si è sviluppata a colpi di abusivismo e sanatorie. Ed anche questo è noto da tempo. Per rendersi conto della situazione idrogeologica di Mirteto e Lavacchio basta guardare le mappe presenti sul sito dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, entrambe le zone in questione vengono segnate come a rischio eventi franosi di tipo complesso. Eppure pare che non si sia fatto praticamente nulla. E certo non è una giustificazione valida quella perpetrata dal sindaco (persino durante un programma su di una rete televisiva a carattere nazionale) riguardante la natura privata del terreno da cui è partita la frana che ha ucciso due persone, il DPR dell’8 giugno 2001 n. 327 disciplina gli espropri, anche temporanei, per pubblica utilità e per pubblico interesse, e l’incolumità dei cittadini credo sia l’interesse pubblico per eccellenza.Le domande da porsi sono:
Quali tipi di canali informativi ha posto in essere il sindaco, nel tempo, per informare i cittadini riguardo ai rischi idrogeologici a cui la nostra zona è sottoposta?
Sono state organizzate delle esercitazioni per preparare la popolazione a simili evenienze? Se si, che tipo di esercitazioni il sindaco ha condotto nel tempo?
Sono presenti tutte le mappe conoscitive e particolareggiate del territorio previste dalla legge?
E' vero che il comune è sprovvisto di un Piano delle Emergenze?
Esiste il Centro Operativo Comunale (di competenza comunale)? Se si rispetta ed adempie a tutti i suoi doveri ed alle sue funzioni?
Le zone colpite da questo evento sono state oggetto, nel tempo, di condoni e controlli da parte del comune, questi condoni e questi controlli e tutti certificati ed atti annessi sono stati tutti fatti secondo legge?
A Massa esistono piani di evacuazione e punti di raccolta sicuri dei cittadini? Alla luce di quanto esposto e dei riferimenti normativi analizzati, il sottoscritto Daniele Pepe nella qualità di responsabile regionale di FORZA NUOVA (settore giovanile C.D. Lotta Studentesca).CHIEDEAll'Ill.ma Autorità adita se in riferimento ai tragici fatti accaduti nei giorni scorsi, sussistano o in qualche modo siano ravvisabili elementi costituenti reato perpetrati in danno della popolazione.


Massa, 08 novembre 2010

FORZA NUOVA

settore giovanile LOTTA STUDENTESCA

Il Coordinatore regionale

Daniele Pepe