giovedì 26 settembre 2013

FORZA NUOVA TOSCANA  AL  FESTIVAL BOREAL

A distanza di una decina di giorni, passato il momento dell'euforia "a caldo", per i militanti toscani che hanno partecipato al Festival Boreal in Lombardia è tempo di tirare le somme politiche dell'iniziativa.
Diciamo subito che anche a distanza di tempo il bilancio è sicuramente positivo e i dirigenti e militanti toscani intervenuti non possono che complimentarsi coi camerati lombardi per tutta l'organizzazione.

Dal giovedì alla Domenica si sono contati 1.100 ingressi paganti (oltre al personale addetto all'organizzazione) due concerti, svariate conferenze con un buon servizio di traduzione e interventi in svariate lingue: italiano, ungherese, inglese, francese, polacco spagnolo, russo, svedese e norvegese! 
Il Festival ha avuto inizio il giovedì col ritrovo dei primi militanti soprattutto (ma non solo) quelli addetti alle varie mansioni organizzative: dal ricevimento degli stranieri all'allestimento degli stand, dal servizio d'ordine all'ingresso alla cucina.

Già qui due note positive: ben impostata la scrematura all'ingresso con i giornalisti meno affidabili lasciati fuori e ottima la cucina (mai mangiato così bene a un campo militante!).
Il venerdì  il Festival è entrato nel vivo con le conferenze, la presentazione delle delegazioni dei diversi movimenti, l'allestimento dei banchetti di diverso tipo (vendita di materiale, vestiario e pubblicazioni culturali, lotta all'aborto, assistenza ai detenuti politici in Europa, Lega della Terra, ecc) per concludere col primo concerto mentre sotto gli alberi cresceva il "villaggio" di tende.

Il sabato si è raggiunto il culmine dell'afflusso e delle tematiche trattate nelle conferenze per concludere con un secondo concerto. In parallelo si sono svolti incontri organizzativi tra i rappresentanti dei diversi movimenti.
Unico rimpianto: la situazione di tensione internazionale non ha permesso al rappresentante della Siria di Assad di essere presente anche se il tema è stato ugualmente tratatto da altri relatori.
Domenica: riunione organizzativa, S. Messa al campo e l'ultima mangiata cameratesca prima di rimetterci in viaggio per rientratre. 

Siamo stanchi ma col morale alto e una serie di appuntamenti già fissati per incontrare nuovamente i camerati in Italia e non solo!
Un ringraziamento a S. Michele, ancora complimenti ai camerati lombardi, tanti ricordi bellissimi e una speranza in più: quella di vedere un giorno il popolo italiano mobilitarsi intorno alle nostre bandiere come sta accadendo in Francia, Polonia e Ungheria.